domenica 8 ottobre 2017

La Teoria Psicoanalitica

La Psicoanalisi è una corrente scientifica fondata da Sigmund Freud all'inizio del '900. La quale afferma che molti comportamenti sono originati da dinamiche inconsce. L'inconscio è la parte più sommersa e più ampia della nostra psiche.
La classe è il campo di un incontro/scontro di forze inconsce. Esse possono emergere attraverso una grande varietà di sintomi: collera, forme di mutismo, insuccessi scolastici, ecc.
Queste forme vengono giudicate sempre in modo negativo dall'insegnante e anche dai compagni.
La Psicoanalisi invita a interpretare tali sintomi e a cercarne le cause, che spesso vanno ricercate nel passato dell'individuo.
La psicoanalisi offre all'insegnante strumenti utili per capire, non solo gli studenti, ma anche se stesso.
Il maestro può rispondere adeguatamente ai comportamenti inconsci del bambino e dell'adolescente aiutandolo a risolvere delle difficoltà eventualmente incontrate, se ha un buon controllo delle prorpie emozioni, condizione definita "maturità emotiva".

IL GIOCO DELLA PSICOANALISI DEL BAMBINO

Secondo Melianie Klein (Vienna 1882- Londra 1960), psicoanalista austriaca britannica, la tecnica del gioco da lei utilizzata nella psicoanalisi infantile ha la stessa funzione che hanno le "associazioni libere" nell'analisi degli adulti.
L'analista deve interpretare il gioco e l'utilizzo del giocattolo del bambino e far emergere così, attraverso i suoi processi inconsci l'origine delle sue ansie, paure e sensi di colpa. Il bambino dev'essere messo in condizione di sperimentare liberamente le sue emozioni e le sue fantasie, servendosi di materiali appropriati, cioè oggetti piccoli, semplici, non meccanici, che si prestino a creare le situazioni più diverse. Spesso nel gioco, il bambino, manifesta la sua aggressività e i suoi impulsi distruttivi, ad esempio rompendo un giocattolo. In questo caso il compito dell'analista è quello di osservare, comprendere e comunicare al bambino ciò che avviene in lui, senza esprimere valutazioni morali e senza voler esercitare alcun ruolo educativo nei suoi confronti.
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Melanie Klein (1882-1960)

domenica 1 ottobre 2017

Film:"La Classe"






Il film "La Classe" è un film diretto da Laurent Cantet ed è uscito nelle sale cinematografiche nel 2008

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Questo film parla di un'anno scolastico in  una classe "difficile" di una scuola nella periferia di Parigi. Durante il film ci sono continui dialoghi tra docente ed alunni in cui discutono con ostilità e prepotenza. I ragazzi rispondo con tono arrogante e linguaggio colorito e inadeguato per il contesto scolastico. Nella classe ci sono diverse etnie, cinesi, africani e francesi. Fra tutti loro spicca in particolare Souleymane, un ragazzo difficoltoso, molto arrogante. Con il suo atteggiamento sempre più provocatorio fa in modo di arrivare ad essere espulso dalla scuola. 


A me questo film ha messo molta ansia, perché c'era sempre molta confusione e tensione. Tra insegnante e studente c'era sempre tanta ostilità, gli studenti stavano sempre sulla difensiva per rispondere. L'insegnante si sforzava di essere gentile, ma gli alunni rispondevano comunque in modo rispettoso.

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La Relazione Educativa





Nel nostro Paese l'attività scolastica viene svolta in base ad una routine ben definita: ognuno ha la propria classe, ogni classe ha la sua aula, l'orario è uguale ogni settimana e i compagni sono sempre gli stessi. Se la classe è equilibrata si lavora bene e può essere una cosa positiva e rassicurante, dall'altra parte, invece, se in una classe sono presenti diversi individui che non hanno interesse a partecipare alla lezione e disturbano i loro compagni, l'atmosfera che si viene a creare diventa insostenibile e non da' la possibilità di concentrarsi a coloro che invece lo desiderano.

In alcuni Paesi scandinavi viene utilizzato un sistema scolastico alternativo: non ci sono suddivisioni in classi, gli spazi sono aperti e gli studenti possono muoversi liberamente.




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In classe abbiamo trattato le differenze tra scuola tradizionale e scuola alternativa:
  • 1a SCUOLA TRADIZIONALE: Un orario scolastico che distribuisce le materie nell'arco della settimana è più utile perché lo studio di ogni materia viene mantenuto attivo durante tutto l'anno scolastico, ma studiare le stesse materie durante tutto l'anno può risultare faticoso;
  • 1b SCUOLA ALTERNATIVA: Concentrare l'insegnamento di alcune materie in un solo periodo dell'anno sarebbe una buona idea perché una volta chiuso il periodo di una determinata materia ti senti sollevato, soprattutto se non piace quella determinata materia, ma d'altro canto si arriva a fine anno che ci si dimentica le materie svolte durante i primi mesi dell'anno scolastico;
  • 2a SCUOLA TRADIZIONALE: Avere sempre gli stessi compagni di classe è meglio perché ti affezioni e sei felice di poter vedere queste persone tutti i giorni, ma se non ti trovi bene con questi compagni sei felice di poter cambiare;
  • 2b SCUOLA ALTERNATIVA: Non avere una classe determinata, ma lavorare in gruppi diversi a seconda della materia è preferibile perché da un lato può essere stimolante lavorare sempre con persone diverse in contesti diversi, dall'altro può essere difficoltoso dover sempre cambiare classe e riuscire a sentirti a tuo agio cambiando spesso compagni;
  • 3a SCUOLA TRADIZIONALE: Trovarsi tutti i giorni nella medesima aula ha il vantaggio di farti sentire a tuo agio, stando sempre al solito posto con i soliti compagni, ma può essere noioso vedere l'aula sempre dal solito punto di vista;
  • 3b SCUOLA ALTERNATIVA: Cambiare aula a seconda delle materie può contribuire a migliorare il rendimento scolastico perché gli attrezzi utilizzati in una materia è più comodo se tenuti una sola aula invece averne pochi in tutte le aula, ma fa perdere tempo, dovendo magari spostarsi da un piano all'altro;
  • 4a SCUOLA TRADIZIONALE: La presenza costante dell'insegnante è fondamentale, perché ti senti osservato e in dovere di mantenere un determinato atteggiamento e comportamento, ma magari ti fa sentire tanto sotto pressione e non riesci a svolgere adeguatamente il tuo lavoro;
  • 4b SCUOLA ALTERNATIVA: Se l'insegnante non fosse sempre presente, gli studenti lavorerebbero meglio perché ci si sente liberi in quanto non si hanno sempre gli occhi dell'insegnante addosso, ma sicuramente non avendo un controllo è facile distrarsi e perdersi in chiacchiere.


La canzone di Orlando è stata composta circa nel XI secolo ed è la più famosa e antica tra le cosiddette canzoni di gesta della letteratura ...