lunedì 21 maggio 2018

L'educazione del cavaliere

L'educazione cavalleresca è rivolta ai figli degli aristocratici non destinati alla vita ecclesiastica.
Quest'educazione è la prima forma di educazione laica medievale.
Il poema della Chanson de Roland è importante sull'epopea cavalleresca.
I giovani aristocratici vengono spesso formati in famiglia, quindi la corte feudale ha come scopo quello di sviluppare le doti fisiche e le abilità militari e impartire una cultura generale.
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Ai cavalieri vengono insegnati la lealtà al proprio signore e la fedeltà agli impegni assunti, devono anche imparare a prendersi cura dei più deboli e devono anche difendere la Chiesa.
Le virtù morali e cristiane con la cortesia sono molto importanti per un cavaliere.
I cavalieri sono uomini di guerra e devono anche comportarsi cavallerescamente con i nemici. Questo atteggiamento assume la forma di un codice di comportamento.
Un uomo viene nominato cavaliere tramite una cerimonia cristiana che diventa un vero e proprio rito: l'investitura, nella quale il cavaliere viene battuto con il piatto di una spada su una spalla.
La formazione cavalleresca comincia presto:

  • a 7 anni il ragazzo viene affidato a un gentiluomo come paggio: impara a cavalcare e a usare le armi;
  • a 14 anni il ragazzo viene inviato presso un altro castello come scudiero: impara l'arte della conversazione e arti come la danza e il canto;
  • a 21 anni diventa cavaliere.
Il primo testo dedicato alla formazione dei cavalieri è stato scritto da una donna. 

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