domenica 10 dicembre 2017

La motivazione ad agire

La psicologia raggruppa i termini volontà,desiderio,passione,curiosità,interesse,bisogno,istinto.. in un'unica parola:motivazione. La motivazione è l'espressione dei motivi che inducono un individuo a compiere o tendere verso una determinata azione, più si è motivati più l'attività è significativa. 
Le motivazioni dell'agire non sono tutte uguali, alcuni fattori sono:
-soggettivi (sono dentro di noi-istinti,bisogni...); 
-oggettivi (provengono dall'esterno-imposti dall'ambiente fisico)                  










 Abram Maslow è uno psicologo statunitense che ha interpretato i fattori motivazionali come          bisogni dell'individuo e li classifica in una piramide: Alla base della piramide ci sono i bisogni fisiologici, poi ci sono i bisogni di sicurezza, bisogni di appartenenza, di stima e in cima ci sono i bisogni di autorealizzazione.

Risultati immagini per la piramide di maslow 

Secondo lo schema di Maslow un bisogno di livello superiore non può essere soddisfatto finché non si soddisfa il bisogno di grado inferiore. La tesi di Maslow è stata criticata e ritoccata dai ricercatori dell'Arizona State University:


Risultati immagini per la piramide arizona state university

Alla base della piramide ci sono i bisogni fisiologici primari, poi la conservazione di se stessi, l'appartenenza, la stima, conquista del compagno, conservazione del compagno e in cima alla piramide c'è la cura dei figli. 

I vari fattori motivazionali innescano un processo di attivazione. L'individuo, quindi:
-percepisce stimoli interni o esterni;
-li valuta;
-stabilisce cosa fare, quali obbiettivi vuole raggiungere;
-prende una decisione.

Julius Kuhl ha distinto due tipi di motivazioni:
  • una centrata sull'azione (individui che realizzano con decisione i propri propositi);
  • una centrata sulla situazione (individui che non riescono a passare all'azione).

La motivazione può essere intrinseca o estrinseca.

  • La motivazione estrinseca= quando la motivazione dell'apprendimento è un premio, per esempio un impiegato impara a svolgere una funzione per avere un aumento di stipendio.
  •  La motivazione intrinseca è costituita dalla curiosità. o dal piacere di fare qualcosa, per esempio quando un alunno si impegna nello studio spinto dall'interesse personale.                    
Il ruolo di motivazione intrinseca è stato dimostrato da Harry Harlow e due suoi allievi su otto macachi, con dei giochi di intelligenza. Le scimmie premiate con cibo ottenevano risultati inferiori rispetto alle scimmie che non ricevevano la ricompensa e che giocavano per il piacere di giocare.

Lo psicologo Edward Deci ha dimostrato, sempre attraverso dei giochi, che anche l'essere umano diminuisce la motivazione intrinseca quando si agisce in vista di un premio e non per soddisfazione.
La motivazione estrinseca è per esempio quando un alunno si impegna nello studio per motivi esterni, per ricevere un premio.

MOTIVAZIONE IN AMBITO SCOLASTICO:
In ambito scolastico sono presenti sia la motivazione intrinseca che estrinseca. La motivazione intrinseca garantisce maggior successo scolastico rispetto alla motivazione estrinseca.
A seconda del tipo di motivazione si può distinguere anche tra obiettivi di padronanza e obiettivi di prestazione, nel caso di obiettivi di padronanza uno studente si impegna perché è interessato ad accrescere la propria conoscenza, nel caso di obiettivi di prestazione uno studente si impegna per dimostrare le proprie capacità.  
  • obiettivi di padronanza →motivazione intrinseca
  • obiettivi di prestazione⟶ motivazione estrinseca
 Lo psicologo statunitense John W. Atkinsons ha individuato la seguente relazione:

  • tendenza al successo⟶ fiducia
  • tendenza ad evitare il fallimento⟶ paura

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