domenica 25 febbraio 2018

La Grecia arcaica e i poemi di Omero

La civiltà greca nasce in un territorio diviso in piccole isole e zone montuose.
Le più antiche testimonianze di una qualche forma di educazione presente in questa zona sono i miti, in particolare due poemi: l'Iliade e l'Odissea. Sono narrazioni di personaggi eroici.
L'autore di questi due poemi è Omero, un cantore cieco.
Nei poemi compare il concetto di aretè, che significa virtù, non nel senso di virtù morale come essere buoni, ma nel senso di capacità o abilità. Esistono vari tipi di aretè.

  • Nell'Iliade troviamo l'aretè guerriera, perché racconta dell'assedio della città di Troia da parte degli Achei;
  • Nell'Odissea, invece, troviamo l'aretè intellettuale, in quanto narra delle peregrinazioni nel Mediterraneo di Ulisse e i suoi compagni, i quali si trovano in situazioni difficili che richiedono coraggio, forza, astuzia e intelligenza.
Omero


ESIODO E L'ARETE' DEL MONDO CONTADINO

 Esiodo era il poeta più antico della Grecia. Le sue opere più famose sono sono le Teogonia e le Opere e i giorni.
  • La Teogonia è un poema di 1022 versi, dove Esiodo ha parlato dell'origine dell'universo ed elenca le generazioni degli Dei corrispondenti ai tre periodi della storia del mondo: Urano, Crono e Zeus. 
  •  Le Opere e i giorni sono un poema di 828 versi, nel quale si affrontano due temi: il lavoro e la giustizia, esposti ricorrendo al mito di Prometeo, che è stato punito per aver rubato il fuoco degli Dei e al mito delle cinque età degli uomini, età dell'oro, dell'argento, del bronzo, degli eroi e del ferro. Oltre ai concetti sul lavoro e sulla giustizia ci sono anche consigli sulla morale e sull'economia.

Esiodo

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