AG.: "Secondo te, che cosa vogliamo ottenere parlando?"
AD.:" Per quel che ora mi viene in mente, insegnare o imparare."
AG.:"Sono d'accordo su uno dei due e mi appare evidente, perché è chiaro che parlando intendiamo insegnare;ma imparare, come?"
AD.:" E come credi, se non interrogando?"

AD.:"Dici il vero."
AG.:" Vedi dunque che con il linguaggio non desideriamo altro che insegnare."
AD.:"Non lo colgo chiaramente: se infatti parlare non è altro che proferire parole, mi sembra evidente che lo facciamo anche quando cantiamo. Ma poiché spesso cantiamo da soli e non è presente nessuno che impari, non penso che intendiamo insegnare qualcosa."
AG.:" Io invece credo che ci sia un modo di insegnare tramite il richiamo alla memoria, e certamente importante, che ti indicherà l'oggetto stesso di questo nostro discorso. Ma se tu non ritieni che si impari ricordando e che chi fa ricordare insegna, non mi oppongo a te: stabilisco fin d'ora due fini del parlare, o per insegnare, o per ricordare, ad altri o a noi stessi. Lo facciamo anche quando cantiamo; o non ti pare?"
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